L'intensa perturbazione che ha interessato l'Italia, con precipitazioni anche abbondanti e forti venti, martedì 1 marzo si porterà sullo Ionio. Le precipitazioni sono risultate abbondanti su vaste aree del paese (regioni tirreniche in particolare,  ma anche tutte  le aree prealpine e pianura padana compresa alle prese con una siccità piuttosto seria, ora in gran parte rientrata grazie alle continue precipitazioni di questi ultimi giorni di questo febbraio bisestile 2016 che si conferma piovoso. Per di più la grande circolazione atmosferica che governa il tempo sul continente europeo è favorevole per altre precipitazioni nel corso di questa prima settimana di marzo che segna anche l'ingresso della primavera secondo il calendario meteorologico mondiale. Infatti, avremo 48 ore di tempo variabile con ampie schiarite da martedì 1 marzo a partire dal nord e poi fino a tutto mercoledì 2 marzo. poi, da giovedì 3 ad iniziare dalle regioni nord orientali e poi da venerdì 4 su tutto il centro nord torneranno le precipitazioni con una diminuzione delle temperature che porterà la neve anche sui rilievi dell'appennino centrale sopra i 1000-1200 metri. Una diminuzione delle temperature di 4-5 gradi che proseguirà anche nei giorni successivi associata ad una spiccata variabilità del tempo per tutto il prossimo fine settimana.
 

Sull'Umbria le precipitazioni sono risultate  localmente abbondanti, ma essendo state intervallate da pause, sono state assorbite meglio dai terreni ed ora, nelle prossime 48 ore( per martedì 1 e mercoledì 2) avremo ampie zone di sereno, mentre per giovedì 3 è atteso un parziale peggioramento che diverrà più organizzato per venerdì 4 con piogge ancora diffuse. Da segnalare, come mostra l'immagine, il dato della piovosità mensile di Perugia nel centro storico, dove il totale ha raggiunto il doppio esatto della media, che per febbraio, negli ultmi 100 anni, è pari a 67 mm nel mese di febbraio. Anche sull'Umbria le temperature inizieranno a scendere di qualche grado e la neve tornerà a coprire le cime appenniniche sopra i 1000-1200 metri. Anche sulla nostra regione avremo un prossimo fine settimana caratterizzato da una spiccata variabilità.

Gianfranco Angeloni