Il clima di Perugia

<br/><b><i><font color='#000000'>Rappresentazione grafica dei venti prevalenti su Perugia</font></i></b>
Rappresentazione grafica dei venti prevalenti su Perugia
Dal punto di vista climatico la città può essere ricompressa in un clima continentale. Infatti è posta in maniera pressochè eqidistante sia dal mar Adriatico che dal mar Tirreno, oltre 120Km. Se l’influenza del mar Tirreno è moderata, quella del mar Adriatico è ancora più modesta sul clima della città, in quanto le correnti, decisamente meno umide ed instabili di quelle provenienti da sud-ovest, trovano anche l’ostacolo della dorsale Appenninica.
Perciò è facilmente comprensibile perchè le perturbazioni che arrivano dai quadranti occidentali sono più generose di precipitazioni rispetto alle perturbazioni provenienti da est. Precipitazioni che si distribuiscono, peraltro, in maniera disomogenea nel territorio umbro, ma complessivamente aumentano procedendo da ovest verso est a causa dell’effetto stau indotto dall’Appennino sulle correnti occidentali. Nelle zone dell’orvietano e del lago Trasimeno cadono mediamente dai 700/750mm all’anno, mentre nei versanti occidentali dei monti, tra Gualdo Tadino e Nocera Umbra, si registrano sui 1300/1400mm.
Perugia, trovandosi in una posizione intermedia ogni anno riceve mediamente sui 900mm di pioggia.
Anche all’interno dello stesso territorio comunale, comunque, il valore medio delle precipitazioni annuali aumenta procedendo verso est e verso nord. Una disuguaglianza di oltre 200mm di pioggia in un territorio piuttosto ristretto: si va da nemmeno 800mm annui nelle aree ad ovest della città, ad oltre 1000mm nelle zone a nord ed a est del territorio comunale. Data la tipicità della posizione anche la temperatura ne risente sensibilmente, notevoli sono le oscillazioni sia diurne che annuali. Tali differenze possono ivellarsi o farsi più acute a seconda delle varie situazioni meteorologiche. Le cause sono dovute all’esposizione e all’altitudine. Per esempio, nella stagione invernale più di una volta, mentre nell’acropoli cade la neve nelle valli circostanti piove, oppure quando la nebbia in autunno ed inverno, ristagna nelle stesse valli, determinando temperature basse per tutta la giornata, sulla collina splende un iepido quanto piacevole sole.
Le masse d’aria che interessano la città hanno una notevole importanza sul clima locale. Le direzioni dominanti sono due, una da sud-ovest e l’altra da nord-est.
La prima nel semestre freddo è la portatrice delle precipitazioni sulla città ma anche l’artefice delle grandi ondate di calore africane nei periodi estivi, che sopratutto negli ultimi anni hanno più volte interessato il settore centrale del Mediterraneo.
Lo stesso vale per le correnti da nord-est; le quali sono generalmente per Perugia le correnti “stabilizzatrici”, in quanto provenendo da zone continentali, portano un tipo di aria più fredda e “pesante”rispetto alla precedente e poi, una volta che impatta sulla dorsale appenninica perde ulteriormente umidità, creando sul versante umbro l’effetto del fonh che, spazza le nubi dal cielo.
Di converso è anche vero che le correnti nord-orientali nei periodi estivi possono anche creare dell’instabilità a causa del contrasto con masse d’aria di natura molto diversa.
Queste due direttrici (sud-ovest e nord-est) rappresentano l’86% delle masse d’aria che interessano la città. Le altre sei direttrici, avendo come punto di riferimento la rosa dei venti, per Perugia sono rare o al più temporanee.
Un accenno meritano le correnti da ovest che se generate da una una figura di bassa pressione sul golfo ligure nella stagione invernale possono portare, in determinate situazioni, la neve sulla città.
 

<br/><b><i><font color='#000000'>Panorama di Perugia dal campanile San Domenico</font></i></b>
Panorama di Perugia dal campanile San Domenico

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Aggiornato al 31/12/2014

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