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1985
È stato un anno da ricordare per la meteorologia e la climatologia anche a Perugia per due eventi entrambi estremi. Il primo è rappresentato dalla forte ondata di freddo siberiano della 1° quindicina del mese
di gennaio con temperature (anche le massime) quasi costantemente sotto lo zero, e punte di freddo di -13°C, che hanno determinato forti ed estese gelate (ghiacciato il Tevere in molti tratti e anche, per 300m dalla sponda il lago Trasimeno) portando, peraltro moderate nevicate, almeno nel Perugino. Notevoli i danni arrecati all’agricoltura Infatti, il 1985 sarà ricordato come l’anno della gelata dell’ulivo (moltissime le piante danneggiate dal gelo). L’altro evento estremo dell’anno si è manifestato con la violenta e prolungata siccità iniziata a giugno
e protrattasi fino a tutto ottobre. In questi 5 mesi sono caduti appena 85mm di pioggia con un calo del 72% di precipitazioni rispetto ai 5 mesi, caratterizzati, questi ultimi, da lunghi periodi di alta pressione e da temperature (in particolar modo ad ottobre) di molto superiori alle medie. L’impatto sull’ambiente, non solo antropico, ma anche quello degli ecosistemi naturali è stato devastante: fiumi a secco, inquinamento altissimo e soprattutto incendi numerosi e vasti hanno interessato tutto il territorio regionale fino ad ottobre inoltrato. Questa siccità
è stata la più pesante registrata nel periodo esaminato (1976-2006): con soli 627mm ha fatto del 1985 l’anno in assoluto più secco dei 31presi in esame (solo il 57% del totale rispetto alle precipitazioni medie registrate nell’arco degli stessi anni).